Golden power su Unicredit: la Ue dà 20 giorni all’Italia per rispondere
Bruxelles ha notificato all’Italia l’apertura di una procedura in merito al Decreto golden power applicato all’offerta di UniCredit su BPM. La Commissione Europea ha concesso 20 giorni lavorativi a partire dal 14 luglio per fornire chiarimenti, sottolineando l’assenza di prove convincenti da parte dell’Italia per giustificare il vincolo sulla sicurezza pubblica. Nella lettera, firmata dalla vicepresidente Ribera, la Commissione ipotizza una violazione dell’articolo 21 del Regolamento Concentrazioni, in particolare per mancata notifica preventiva e contrasto con le norme UE su vigilanza bancaria, servizi finanziari e libera circolazione dei capitali. Se l’Italia non fornirà spiegazioni soddisfacenti, Bruxelles potrebbe ordinare la revoca del decreto. La scadenza del termine cade l’8 agosto, a operazione UniCredit presumibilmente conclusa. Interviene Antonella Olivieri, Sole 24 Ore.Confindustria: "economia mare" è strategica, vola a 216 miliardi. Presentato a Roma il documento strategico di Confindustria sull’economia del mare, che ha toccato i 216,7 miliardi di euro nel 2025, pari all’11,3% del PIL, con un incremento del +21,5% rispetto all’anno precedente. Il settore conta oltre un milione di occupati e 230mila imprese. Secondo Mario Zanetti, per ogni euro investito il comparto ne attiva quasi due. Il documento propone un approccio sistemico con tre driver strategici: rafforzare le infrastrutture e la portualità, modernizzare flotte e mezzi, investire in competenze e capitale umano. Confindustria promuove anche una governance unitaria e azioni concrete che culmineranno in eventi nazionali come il Salone Nautico e le capitali dell’economia del mare 2026-2027. Ne parliamo con Mario Zanetti, Delegato del Presidente di Confindustria per l'Economia del Mare, presidente Confitarma (Confederazione Italiana Armatori), AD Costa Crociere.Dazi, qual è la strategia di Bruxelles? La Commissione europea ha condiviso con gli Stati membri una seconda lista di contromisure commerciali da 72 miliardi, con l’obiettivo di evitare l’attivazione prima del primo agosto, in attesa dell’esito dei negoziati con Washington. Tuttavia, emergono divisioni tra i governi: Italia e Germania spingono per una linea più accomodante, mentre la Francia vorrebbe una risposta più dura. Ursula von der Leyen, che guida i negoziati a nome dell’UE, è accusata da alcuni leader di eccessiva prudenza. Intanto, i dazi medi USA sono saliti in pochi mesi all’8,8%, colpendo duramente le esportazioni europee, in particolare quelle italiane, che scontano un dazio medio dell’8%. L’UE ha uno strumento anti-coercizione pronto ma non ancora attivato. Il commento è di Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.