Powered by RND
PodcastsNotíciasFocus economia

Focus economia

Radio 24
Focus economia
Último episódio

Episódios Disponíveis

5 de 138
  • Ovs, offerta vincolante per conquistare Kasanova
    Nuova mossa di Ovs nel retail. Il gruppo ha annunciato di aver presentato un'offerta vincolante per acquisire il 100% di Kasanova Spa, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale fino a 15 milioni di euro. L'operazione rafforza la presenza di Ovs nel segmento casa, dove è già attiva con il marchio Croff attraverso la catena Upim. Con una capitalizzazione superiore al miliardo di euro e un total return del 53% negli ultimi dodici mesi, la mossa di Ovs è considerata strategica ma ponderata, con l'obiettivo di consolidare la posizione nel mercato dell'arredamento e della casa. Facciamo il punto con Stefano Beraldo, a.d. OVS.Transizione 5.0: nata male, finita peggioIl Piano Transizione 5.0, avviato nel 2023 con una dotazione di 6,3 miliardi di euro dal Pnrr per sostenere gli investimenti 2024-2025, ha registrato un utilizzo delle risorse inferiore alle attese, spingendo il Governo a ridurre i fondi disponibili a circa 2,9 miliardi e a destinare i residui ad altri interventi. Nelle ultime settimane il Mimit ha comunicato il raggiungimento del plafond operativo di 2,5 miliardi, con oltre 13.000 progetti caricati sulla piattaforma del Gse. Nonostante l'annuncio dell'esaurimento delle risorse, le imprese continuano a presentare nuovi progetti fino al 31 dicembre, mentre il ministero lavora per reperire fondi aggiuntivi. Dal 1° gennaio sarà operativo un nuovo Piano Transizione 5.0 con ulteriori 4 miliardi di euro e piena continuità con la misura attuale. Il ministro Urso ha invitato le imprese a non dare credito alle "fake news" sulla chiusura della piattaforma e ha definito la misura uno strumento popolare di grande successo tra le Pmi. Interviene Carmine Fotina, Il Sole 24 Ore.Italiani con la valigia, in vent'anni 1,64 milioni di espatriIn vent'anni l'Italia ha contato 1,64 milioni di espatriati contro 826 mila rimpatri, con un saldo negativo di oltre 817 mila persone. Al 1° gennaio gli iscritti all'Aire sono 6,4 milioni, pari al 12% della popolazione residente. Il Rapporto Italiani nel mondo 2025 della Fondazione Migrantes, presentato a Roma, mostra come a partire siano soprattutto i giovani tra 18 e 34 anni e le famiglie che cercano all'estero migliori opportunità. L'indagine descrive un'Italia ancora Paese di emigrazione, segnata da squilibri territoriali e strutturali che spingono molti cittadini a lasciare le proprie province. Le donne rappresentano ormai quasi la metà degli italiani all'estero e la loro presenza cresce più rapidamente rispetto agli uomini. La mobilità è diretta soprattutto verso l'Europa e le comunità più numerose restano quelle in Argentina e Germania. Sicilia, Lombardia e Veneto guidano la classifica delle regioni con il maggior numero di residenti all'estero. Ne parliamo con Delfina Licata, Ricercatrice di Fondazione Migrantes e curatrice del rapporto.
    --------  
  • Domani in Senato il piano Strategico Industriale del settore Tessile, Moda, Accessori
    È previsto per domani 11 novembre alle ore 17.00 l incontro "Trasformare la moda Made in Italy per rafforzare la sua leadership mondiale", promosso su iniziativa del Senatore Giorgio Maria Bergesio e organizzato da Confindustria Moda, presso il Senato della Repubblica. Per il Presidente di Confindustria Moda, Luca Sburlati, sarà l'occasione perpresentare le linee guida del Piano Strategico Industriale 2035 delle filiere Tessile, Moda e Accessori, elaborato da Confindustria Moda insieme a Confindustria Accessori Moda, con il supporto scientifico di LIUC Business School, che mira a garantire la competitività e la sostenibilità del sistema moda italiano, coinvolgendo tutte le componenti produttive, dal tessile-abbigliamento alla pelle, dalla calzatura agli accessori. Ne parliamo con Luca Sburlati (nella foto), Presidente Confindustria Moda.Usa, accordo sullo shutdown al SenatoIl Senato ha approvato domenica sera tardi la prima fase di un accordo che porrebbe fine allo shutdown del governo statunitense, iniziato il 1° ottobre. La misura procedurale che consente di tenere altre votazioni essenziali per l accordo a partire da oggi lunedì è stata approvata con un minimo di 60 voti favorevoli, dopo che otto senatori democratici hanno rotto con la leadership del partito per sostenere l accordo. Quaranta senatori hanno votato contro. «Sembra che ci stiamo avvicinando molto alla fine dello shutdown» del governo Usa, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai giornalisti dopo l accordo raggiunto in Senato per finanziare le attività governative ma solo fino al 30 gennaio. In base all'accordo, infatti, il Congresso approverebbe il finanziamento per l'intero anno per i dipartimenti dell'Agricoltura, degli Affari dei Veterani e per il Congresso stesso, mentre finanzierebbe altre agenzie fino al 30 gennaio. Trump, che ha graziato Giuliani e gli alleati che contestarono il voto del 2020, ha anche assicurato che ogni cittadino americano, ad eccezione di chi percepisce redditi elevati, riceverà un bonus di almeno 2mila dollari grazie ai dazi imposti sui commerci internazionali. Ora siamo il Paese più ricco e rispettato del mondo, quasi senza inflazione , ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social. «Si pagherà un dividendo di almeno 2mila dollari a persona (senza includere chi ha redditi alti) a tutti», ha aggiunto il presidente, difendendo la sua politica commerciale pochi giorni dopo che una maggioranza dei giudici della Corte Suprema ha manifestato scetticismo riguardo alla decisione da parte di Trump di ricorrere ai poteri economici di emergenza per imporre i dazi globali. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it.Bottega, l'imprenditore del vino: Il taglio Irpef non basta, diamo noi 1.250 euro ai dipendentiIl welfare ai dipendenti non è una novità per Sandro Bottega, ma questa volta ha deciso di raccontarlo in un'intervista. Al timone dell omonima azienda vinicola veneta che sfiora i 100 milioni di euro di giro d affari ed esporta in 160 Paesi, Bottega, ha scelto di reagire a quella che considera una misura insufficiente della Manovra sul taglio dell Irpef. E lo ha fatto intervenendo in prima persona. Come? «Erogando un welfare straordinario di 1.250 euro per ognuno dei nostri 250 dipendenti». Anche l anno scorso avete dato contributi ai vostri lavoratori. E così quello prima. Perché questa volta è diverso? «Credo nella soddisfazione del nostro personale, e ritengo che in questo caso lo Stato non abbia fatto abbastanza nella finanziaria per i lavoratori dipendenti, che pagano la maggior parte delle tasse. Se il governo punta sul concordato, io preferisco premiare chi paga le tasse ogni giorno». Dunque, la sua è semplice polemica politica? «Niente affatto. La decisione è nata ascoltando le necessità delle persone. L inflazione degli ultimi anni è stata molto intensa, e gli stipendi non hanno tenuto il passo. Anche se ora i valori sono rientrati in parametri più accettabili, l impatto sui bilanci familiari resta. Abbiamo ritenuto doveroso intervenire». Ne parliamo con Sandro Bottega, presidente della Spa Bottega di Bibano di Godega.
    --------  
  • Puntata del 07/11/2025
    --------  
  • Audizioni Manovra: sotto accusa taglio Irpef e rottamazione
    L'85% risorse del taglio Irpef va alle fasce alte con il risultato che "il beneficio medio è pari a 408 euro per i dirigenti, 123 per gli impiegati e 23 euro per gli operai". È questo il giudizio, facilmente prevedibile, espresso oggi da Istat e dall'ufficio parlamentare di Bilancio in audizione sulla manovra in merito all'intervento del governo sull'Irpef che con la riduzione dell'aliquota dal 35 al 33%. In audizione oggi di fronte alle commissioni Bilancio di Senato e Camera sono intervenuti anche Banca d'Italia, Corte dei Conti e il ministro dell'Economia Giorgetti. Sul banco degli imputati è finita anche la rottamazione. Per la Bankitalia la rottamazione non spinge recupero e per la Corte dei Conti rappresenta un rischio per l'erario. Interviene Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.Stati Uniti, ondata di licenziamenti: è l effetto dell'intelligenza artificiale (ed è peggio della rivoluzione industriale)Negli Stati Uniti si registra un ondata di licenziamenti senza precedenti, sembrerebbe anche legata all'avanzata dell'intelligenza artificiale, che sembra colpire soprattutto i colletti bianchi. In ottobre i tagli annunciati hanno raggiunto quota 153.074, con un aumento del 183% rispetto a settembre e del 175% rispetto allo stesso mese del 2024: il peggior ottobre dal 2003, secondo i dati di Challenger, Gray & Christmas (azienda di Chicago che offre servizi di formazione manageriale e supporto alla ricollocazione professionale). Il fenomeno, osservano gli analisti, segna un punto di svolta rispetto alle precedenti trasformazioni industriali. Come nel 2003, una tecnologia dirompente sta cambiando il panorama, ha spiegato Andy Challenger, esperto di ambiente di lavoro e Chief Revenue Officer di Challenger, Gray & Christmas. Questo è stato l'anno peggiore per i licenziamenti dal 2009. Il rapporto offre uno sguardo sul mercato del lavoro in un momento in cui il governo ha sospeso la raccolta e la pubblicazione dei dati a causa dello shutdown. Ne parliamo con Guido Di Fraia, Fondatore del laboratorio di intelligenza artificiale IULM AI LAB e membro del board innovazione di IULM con delega all'AI.
    --------  
  • Accordo Ue su target clima, -90% di emissioni nocive al 2040 con flessibilità
    I ministri dell'Ambiente dell'Ue hanno raggiunto a Bruxelles un accordo sul clima che fissa l'obiettivo di ridurre del 90% le emissioni rispetto ai livelli del 1990 entro il 2040. Dopo 24 ore di trattative, solo Slovacchia, Ungheria e Polonia si sono opposte, mentre Belgio e Bulgaria si sono astenuti. L'Italia, inizialmente contraria, ha sostenuto il compromesso finale. La proposta della Commissione europea rappresenta una tappa intermedia verso la neutralità climatica del 2050. È stata introdotta la possibilità per gli Stati membri di utilizzare crediti internazionali fino al 5% per compensare le emissioni, una misura fortemente voluta dall'Italia, mentre Germania, Spagna e Paesi nordici spingevano per il limite al 3%. Questi crediti, legati a progetti ambientali come riforestazione o investimenti in rinnovabili, dovranno essere di alta qualità. È inoltre previsto che dal 2030 si possa valutare l'uso di un ulteriore 5% di crediti domestici. Rinviata infine al 2028 l'estensione del sistema Ets 2 al trasporto stradale e al riscaldamento degli edifici. Su richiesta italiana, il testo riconosce il ruolo dei biocarburanti e dei carburanti a basse emissioni nella decarbonizzazione dei trasporti, come confermato dal commissario europeo al Clima, Wopke Hoekstra. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.La manifattura resiste ai dazi, in calo ma verso ripresaIl 2025 sarà un anno di transizione per la manifattura italiana, con un calo del fatturato deflazionato dell'1%, meno marcato rispetto al -2,6% medio del biennio precedente. Il fatturato nominale resterà elevato, a 1.120 miliardi di euro. La debolezza dell'industria è comune anche ad altri Paesi europei, in particolare la Germania. Nel biennio 2026-2027 è attesa una ripresa moderata (+1% medio annuo) grazie al miglioramento della domanda europea, al rientro dell'inflazione e alla ripartenza tedesca. I settori più dinamici nel 2025 saranno la farmaceutica (+3%), l'elettrotecnica (+1,7%) e alimentare e bevande (+1,1%), mentre moda (-3,5%) e autoveicoli e moto (-9%) resteranno in difficoltà. Dal 2026, la crescita sarà trainata dai comparti legati alla doppia transizione digitale ed ecologica: elettronica e meccanica (+2,2%), autoveicoli (+2%), elettrotecnica (+1,9%), largo consumo (+1,7%), farmaceutica (+1,5%) e alimentare (+0,7%). Anche il sistema moda tornerà lievemente positivo (+0,4%). Secondo De Felice, il sistema manifatturiero italiano mostra capacità di adattamento e potenziale di ripresa in un contesto di forte cambiamento. Interviene Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.Cerved, Made in Italy vale quasi metà dell'export nazionaleLe imprese del made in Italy, circa 76 mila, hanno generato nel 2023 ricavi per 637 miliardi di euro e occupato quasi 2 milioni di persone, con una crescita del 4,3% rispetto al 2014, superiore al +3,7% dell'intera manifattura. Secondo il Monitor Cerved, che analizza i settori chiave come agroalimentare, moda, arredo, meccanica, trasporti e farmaceutica, queste aziende mostrano solidità patrimoniale e finanziaria e una forte vocazione all'export. Pur rappresentando solo il 7,8% delle società di capitali italiane, generano il 47,2% dell'export nazionale, pari a 200 miliardi di euro nel 2023. La crescita dovrebbe proseguire con un leggero aumento dei ricavi (+0,2%) nel 2025 e un +1,7% nel 2026. Tuttavia, la sfida principale sarà mantenere la competitività in un contesto segnato da dazi americani e tensioni geopolitiche. Lo studio evidenzia l'importanza di investimenti in innovazione, sostenibilità e diversificazione dei mercati, puntando su India, Sud-Est asiatico e Africa. «La capacità innovativa delle imprese sarà decisiva per restare competitive», sottolinea il ceo di Cerved, Luca Peyrano. Passa nei nostri studi Regina Corradini D'Arienzo, amministratore delegato e direttore generale di SIMEST.
    --------  

Mais podcasts de Notícias

Sobre Focus economia

Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.
Site de podcast

Ouça Focus economia, O Assunto e muitos outros podcasts de todo o mundo com o aplicativo o radio.net

Obtenha o aplicativo gratuito radio.net

  • Guardar rádios e podcasts favoritos
  • Transmissão via Wi-Fi ou Bluetooth
  • Carplay & Android Audo compatìvel
  • E ainda mais funções

Focus economia: Podcast do grupo

Aplicações
Social
v7.23.11 | © 2007-2025 radio.de GmbH
Generated: 11/12/2025 - 5:52:42 AM